Diritti umani

Vandana Shiva arriva a Milano con il contro-Expo 2015

Vandana Shiva
Vandana Shiva

di Luisa Betti
Perché l’Expo che si inaugura a Milano in questi giorni non è un motivo di orgoglio per l’Italia che lo ospita e perché rappresenta più una passerella di chi la Terra l’affama che non di chi la sostiene. A spiegarlo sull’Huffigton Postoggi è Vandana Shiva, attivista e ambientalista, che da sempre porta avanti una dura battaglia contro le multinazionali che stanno distruggendo il Pianeta e la nostra salute. Multinazionali come “Mc Donald’s, Coca Cola, Monsanto, Syngenta, Nestlè, Eni, Dupont, Pioneer”, e così via, le quali, ricorda Vandana Shiva “Si sono accordate tra loro per brevettare i nostri semi, per influenzare la ricerca scientifica, per negare ai cittadini il diritto di essere informati, attraverso leggi sull’etichettatura degli Ogm. Le multinazionali che hanno distrutto i nostri terreni e la nostra salute e che ora saranno tutte all’Expo”.

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Tocca all’Onu: attaccata dalla Nsa, può prendere provvedimenti. Per la libertà della gente anche in rete

di Luca De Biase

Riporta Spiegel che la Nsa ha spiato anche l’Onu. In un’occasione lo hanno fatto anche i servizi cinesi (GigaOm), ma gli americani lo hanno fatto più spesso. Spiare l’Onu è vietato. …

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Uno strano frutto, un amaro raccolto.

Riflessioni sulla pena di morte. 

Redatto il 10.10.10 da Alessia Bruni, Cristiana Bruni, Claudia Caroli e Claudio Giusti.
Rivisto in occasione dell’anniversario della seconda abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana, il 30 Aprile 1859.

La pena capitale è come la schiavitù: nessuno ha il diritto d’imporla. …

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Ponte Galeria inferno inutile

Articolo di Furio Colombo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, il 27/07/11

Una ragione grave ha indotto un gruppo di senatori e deputati (tutti di opposizione) ad andare a Ponte Galeria, il cosiddetto Centro di Identificazione e di espulsione di Roma, ovvero la prigione di immigrati e profughi catturati a caso, rinchiusi a caso, detenuti senza spiegazioni, senza ragioni e senza capire. Lo stesso giorno, il 25 luglio, altri deputati e altri senatori si sono presentati ai Cie in tutta Italia. È accaduto che il governo Bossi-Maroni (al momento ancora formalmente presieduto da Berlusconi) abbia appena stabilito, in modo del tutto arbitrario e mentre tutto accade, nel mondo e in Italia, tranne che un’emergenza immigrati, che la detenzione cieca, che era di sei mesi, sia adesso improvvisamente diventata una detenzione cieca di un anno e mezzo. Ho scritto “cieca” perché niente è chiaro o spiegato o documentato in questa brutta storia. Per essere sicuro che resti cieca, il governo Bossi-Maroni ha deciso, contro la Costituzione, di vietare l’ingresso ai giornalisti, impedendo dunque qualunque informazione per i cittadini e per l’opinione pubblica internazionale. Il 25 luglio a Roma c’erano il presidente dell’Ordine dei giornalisti. C’era il segretario della Federazione della stampa. C’erano televisioni e decine di colleghi giornalisti. Dal tetto di uno degli edifici prigione alcuni detenuti ribelli chiedevano di incontrare i giornalisti e di parlare. Per la stampa non è entrato nessuno.

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Giornata mondiale dell’alfabetizzazione

di Fabio Pipinato (direttore di Unimondo)

Nei sud del mondo la parola alfabetizzazione fa rima con sviluppo, ma anche con vita. Sostenere la scolarizzazione, soprattutto per le donne, significa rendere ogni persona protagonista dello sviluppo all’interno della propria famiglia, con una ricaduta importante nel destino del proprio Paese, un modo per salvare i propri diritti e la propria esistenza. L’8 settembre si celebra la Giornata mondiale dell’alfabetizzazione, una ricorrenza che riguarda non solo i Paesi cosiddetti in via di sviluppo, ma anche gli Stati occidentali, che non devono mai far scemare l’attenzione sul mondo della scuola, degli insegnanti e dell’istruzione nelle varie fasce d’età.

Numerosi studi e ricerche
hanno dimostrato gli effetti positivi della scolarizzazione dei bambini e delle bambine sull’intera comunità di appartenenza. Si stima che a un aumento dell’1% del tasso di alfabetizzazione femminile corrisponda una crescita dello 0,37% del reddito annuo procapite. Conseguenze analoghe si hanno anche sulle condizioni di salute generali. Si calcola che a una crescita dell’1% del tasso di alfabetizzazione corrisponda una crescita del 2% della speranza di vita.

Il livello di istruzione delle madri ha effetti benefici sulla salute e la sopravvivenza dei loro bambini. Si stima che un solo anno in più di scuola, per una futura mamma, possa ridurre del 2% la probabilità di morte dei suoi bambini entro i cinque anni. Nella Dichiarazione del Millennio, i leader mondiali affermarono la propria responsabilità non soltanto nei confronti dei rispettivi popoli, ma verso l’intera specie umana, definendo una serie di ambiziosi propositi da conseguire entro il 2015 (articoli 19 e 20 della Dichiarazione). Il secondo degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Osm) riguarda l’impegno di garantire a tutti un’istruzione primaria, cioè «Fare in modo che tutti i bambini e le bambine completino il ciclo scolastico primario».

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