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Scelgo di divulgare

dal blog di Gianni Marconato

Olivier Clerc, scrittore e filosofo, ha inviato una storiella di grande ricchezza d’insegnamento.
Si tratta del principio della rana lessata. Immaginate un pentolone Pieno d’acqua fredda nella quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana trova questo piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura continua a salire. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’ ma tuttavia non si spaventa.
L’acqua stavolta è veramente calda. La rana comincia a trovare Sgradevole ciò ma essa si è indebolita, allora sopporta e non fa nulla.
La temperatura continua a salire fino al momento in cui la rana Finisce semplicemente per cuocere e morire.
Se la stessa rana fosse stata direttamente immersa nell’acqua a 50°, immediatamente avrebbe dato il giusto colpo di zampa che l’avrebbe presto proiettata fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che, quando un cambiamento si effettua in Maniera sufficientemente lenta, sfugge alla coscienza e non suscita, per la maggior parte del tempo, nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, noi subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose che ci avrebbero fatto orrore 20 anni fa, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono
diventate banali, edulcorate, e ci disturbano leggermente, oggi, o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.
In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle Libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed insorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute. I foschi prresagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere.
Quando ho annunciato queste cose per la prima volta era per domani.
Adesso, è per oggi.
Allora se non siete come la rana, già mezzo cotti, date il colpo di zampa salutare prima che sia troppo tardi.
Grazie per la larga diffusione che darete.

Ecco i dati di adesione allo sciopero

”Secondo i dati parziali rilevati alle ore 14:30 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e comunicati direttamente dalle scuole, la partecipazione allo sciopero odierno indetto da […] è stata pari al 57,1 %."

Pubblicato sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca il 12 novembre 2008  :/

Il ministro che non c’è

Dopo il 30 ottobre, giorno dello sciopero generale della scuola, ”la titolare dell’Istruzione non si è fatta più vedere ad alcuna iniziativa pubblica”. Svanito nel nulla anche il suo ufficio stampa insieme alla percentuale di adesione allo sciopero.
Sembra sia stata vista, dopo il Consiglio dei ministri, in una conferenza stampa.

Strano, davvero strano

Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) tace. Con tutto quello che è successo in questi giorni, il MIUR  tace.
Maria Stella Gelmini è sparita dalla scena e l’ufficio stampa tace. :S

Piazza Navona

La testimonianza di Curzio Maltese