2014

Cultura e umanità della rete

La rete non è fatta di macchine, cavi, software, procedure e protocolli. È fatta di persone.

di Giancarlo Livraghi

Una sintesi di annotazioni pubblicate in libri e articoli fra il 1997 e il 1998

Verrà il giorno in cui non ci saranno più modem (con i sistemi digitali non c’è nulla da modulare o demodulare), i codici di trasmissione saranno diversi da quelli di oggi (anche isdn sembrerà un’anticaglia), i computer saranno qualcosa di più serio (e più semplice, spero) di quegli sgangherati accrocchi che stiamo usando, tutti i software che conosciamo saranno caduti nel dimenticatoio, probabilmente ci saranno più comunicazioni “via etere” che “via cavo”… e forse troveranno perfino qualcosa di meglio di quel robusto protocollo TCP/IP che da più di vent’anni sta reggendo gloriosamente il peso della crescita dell’internet. Insomma le tecnologie cambiano, spesso in modo imprevedibile (soprattutto dovrebbero cambiare per darci qualcosa di meglio di quello che abbiamo). Ma le tecnologie sono solo strumenti. Il valore della rete è lo scambio umano; una cosa che non cambia così facilmente, perché la natura (e la cultura) della nostra specie è sostanzialmente la stessa da migliaia di anni. …

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Un decalogo per capire il caos del mondo

di Roberto Savio

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), ha recentemente reso noto che nel 2013 il numero totale di rifugiati ha raggiunto la sconvolgente cifra di 51 milioni di persone. Siamo vicini al trauma della Seconda Guerra Mondiale, quando i rifugiati erano stimati in 55 milioni. …

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