Torna oggi nell’aula del Senato, dopo oltre un anno dall’approvazione alla Camera dei Deputati, il disegno di legge per l’introduzione del reato di tortura nel codice penale.
“La proposta di introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale – dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – è di una rilevanza eccezionale e andrebbe a colmare una lacuna gravissima presente nel nostro ordinamento giuridico”.
“L’Italia nel lontano 1988 ha preso un impegno con le Nazioni Unite ratificando il Trattato contro la tortura per sanzionare efficacemente i comportamenti costituenti tortura. Da allora – prosegue Gonnella – nulla è accaduto. In Italia non vi è il reato. Siamo divenuti spazio di impunità e luogo di rifugio per chi commette all’estero tale crimine lesivo della dignità umana”.
“Chiediamo pertanto ai senatori – conclude il presidente di Antigone – di fare quanto nelle loro facoltà affinché si arrivi nel più breve tempo possibile alla sua approvazione in via definitiva evitando il ping pong parlamentare e dando via libera al testo licenziato dalla Camera dei Deputati nell’aprile 2015 mettendo da parte le modifiche apportate in commissione giustizia del Senato che, oltre ad allontanare l’approvazione definitiva, presentano diverse e significative criticità”.
Comunicato stampa dell’associazione Antigone, 6 luglio 2016