Un ricordo
Eccolo il tuo momumento. Tu non l’avevi richiesto ma appena la tua dipartita si è diffusa nel mondo, subito lì, pronti con il coccodrillo, non in senso giornalistico, ma nel senso che l’Osservatore Romano ha cercato di mordere chi non poteva più parlare. Eccolo il tuo momumento: sono le pagine che hai scritto. Non hai mai detto: ho ragione. Hai sempre parlato di stare solo da una parte e da quella di vedere il mondo, non di condannarlo. Ti sei sbagliato come tutti, però degli sbagli sei riuscito a farne scalino per avanzare. Mi mancherà la tua feroce ironia, filtrata dal sarcasmo dei vecchi che sanno e pensano tutte le mattine che quello sarà il primo giorno di quelli che restano da vivere. Però tu hai sempre scritto per un domani possibile solo se il presente viene cambiato. Caro Josè Saramago tu non hai bisogno di un momumento. Grazie per le pagine scritte.