”Noi non siamo abituati a condividere, siamo abituati a vendere. Lo stimolo principale che ci spinge a mettere in circolo i nostri contenuti è quasi sempre la ricerca di un guadagno, monetizzabile in modo più o meno diretto. Al contrario, gli strumenti di espressione su cui si fonda la parte abitata della Rete insegnano che più si mette a disposizione la propria ricchezza e più si beneficia della ricchezza altrui. Più attenzione si concede agli altri, piuttosto che accentrarla su di sé, e maggiore attenzione si otterrà in cambio. La condivisione richiede una disponibilità straordinaria all’investimento a fondo perduto, perché il guadagno è indiretto e protratto nel tempo.”
Sergio Maistrello – La parte abitata della Rete: otto idee con cui potrebbe essere utile familiarizzare.
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SCUOLA: CGIL, IN BUSTE GENNAIO NE’ AUMENTI NE’ ARRETRATI
E’ quanto denuncia Enrico Panini segretario della Flc-Cgil.
"Siamo di fronte ad un danno gravissimo e a una situazione paradossale: da un lato, il Presidente del Consiglio, rispondendo alle rivendicazioni delle confederazioni, dichiara di volersi impegnare da subito per difendere e incrementare le retribuzioni dei lavoratori mentre, dall’altro lato, il Tesoro non mette in pagamento neanche gli incrementi dovuti ai lavoratori per un contratto gia’ sottoscritto ed anche gia’ scaduto. Il Governo – sottolinea Panini – deve correre ai ripari: i sindacati di categoria hanno gia’ chiesto l’emissione di un mandato speciale per mettere in pagamento arretrati ed incrementi contrattuali comunque con il mese di gennaio. Per farlo bisogna procedere subito".
I costi di ricarica
DECRETO-LEGGE 31 gennaio 2007, n.7
Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attivita’ economiche e la nascita di nuove imprese. (GU n. 26 del 1-2-2007)
testo in vigore dal: 2-2-2007
Vetri appannati
“Internet potrebbe essere usata dai cittadini per tenere sotto osservazione il proprio governo, anziche’ dai governi per tenere sotto osservazione i propri cittadini. Potrebbe diventare uno strumento di controllo, informazione, partecipazione e persino decisione, dal basso verso l’alto. I cittadini potrebbero avere accesso ai file del governo, come in effetti sarebbe loro diritto. E i governi, e non le vite private degli individui, diventerebbero una casa di vetro…” |
Il 2 gennaio leggo dell’annuncio di un Decreto Gentiloni Ministro delle comunicazioni per contrastare la pedofilia on-line.
Mantellini scrive che sul sito del Ministero non è presente il testo del Decreto. Intanto le voci in rete e sui giornali si moltiplicano.
Mi metto alla ricerca del testo del Decreto, ma non lo trovo, anche perché il decreto sembra essere un fantasma: non porta nessun numero, nessuna data e non si riesce a capire a che punto dell’iter legislativo si trovi :–O
Scopro che il sito del Parlamento italiano non e’ raggiungibile, dal 1° dicembre, infatti, e’ on-line il sito accessibile, talmente accessibile che il sito del Senato è scomparso e quello della Camera dei Deputati che consente la ricerca delle leggi per numero, data e argomento non restituisce nessun risultato. (Ho ricontrollato: ora è in funzione).
Niente paura ho altre tracce: so che con il provvedimento del Ministro si completa il percorso della legge 3 agosto 1998, n. 269 "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù", successivamente integrata dalla legge n. 38/2006.
I testi delle due leggi li ho trovati, grazie a Google. :–)
Intanto il 3 gennaio, Mantellini, riceve "in mailbox alcune copie della bozza del decreto Gentiloni " :–O
Le mette a disposizione della rete. E di questo lo ringrazio :–)
Cerco ora di capire la natura della notizia data dal Ministro con il suo comunicato stampa perche’ non è che “uno” si sveglia una mattina, abbozza un decreto e questo entra in vigore. No, esite un percorso legislativo che è stabilito dalla Costituzione (artt. 70-82).
Cerco allora di scoprire a che punto è il Decreto.
Bene, del Decreto a livello istituzionale non ho trovato traccia, né tra i Disegni di legge, né tra i Decreti, né tra i prossimi impegni del Parlamento e del Governo
Puo’ essere che mi sia sbagliata, puo’ anche essere che la mia ricerca sia stata incompleta… me lo auguro, perché diversamente si sta parlando, se va bene, di un’intenzione che, a mio parere, non meritava un comunicato stampa da parte di un Ministro della Repubblica Italiana.
aggiornamento del 4 gennaio 21:15
Al link www.parlamento.it appare una pagina di cortesia che avverte: "Sito temporaneamente non attivo. Il sito del Parlamento italiano e’ temporaneamente non attivo per improrogabili aggiornamenti tecnici.
Il ripristino dei servizi e’ previsto per il 6 gennaio."
Direi: peggio di Splinder ;–)