L’iPad nelle scuole olandesi

Sarà usato dal prossimo anno scolastico in 11 scuole elementari, al posto di lavagna, matite e quaderni, e cambierà anche il ruolo degli insegnanti

Con la fine di questo anno scolastico, alla scuola elementare “De Windhoek” – l’unica della cittadina olandese di Egmond-Binnen – si è concluso anche il primo progetto sperimentale che prevedeva nel programma di studi l’utilizzo dell’iPad. Il maestro Robin Smorenberg e gli studenti della sua classe – tutti intorno agli 11 anni – hanno utilizzato il tablet della Apple come “parte integrante della vita scolastica”, con grande soddisfazione.
A partire dal prossimo anno scolastico, che inizierà ad agosto, almeno altri mille studenti di altre dieci scuole elementari dei Paesi Bassi utilizzeranno principalmente l’iPad come strumento per l’apprendimento. Si tratta di un nuovo modello d’insegnamento, sviluppato dalla fondazione 04NT, acronimo di “Educazione per una Nuova Era”. Gli studenti delle scuole che aderiranno al progetto – in età compresa tra i quattro e i dodici anni – potranno portare a casa l’iPad che utilizzano a scuola e tutto il tempo trascorso utilizzando le applicazioni educative sarà considerato tempo scolastico a tutti gli effetti.
«Gli studenti – ha spiegato Hans Theeboom, responsabile di diverse scuole elementari – sembrano più motivati a imparare nuove cose quando utilizzano uno strumento interattivo come l’iPad». Anche per gli insegnanti ci saranno delle applicazione specifiche – fornite sempre dalla 04NT – per valutare i progressi degli studenti. Si tratta di un metodo educativo progressivo, fatto a livelli: le applicazioni che saranno usate risulteranno sempre più complesse, in un percorso graduale.
Nonostante negli ultimi anni ci siano già stati alcuni esperimenti simili con un uso quasi esclusivo dei tablet nelle scuole – soprattutto negli Stati Uniti – ci si chiede se questo nuovo strumento sia in grado di sostituire completamente quelli usati fino a oggi: gli studenti delle scuole che hanno aderito al programma sviluppato da 04NT non useranno praticamente più né quaderni, né libri, né matite e cambierà anche il loro modo di rapportarsi con gli insegnanti, che non spiegheranno più cose alla lavagna.
Soltanto in alcuni specifichi casi gli insegnanti dirigeranno i lavori della classe, così come la si intende oggi. Per la maggior parte del tempo gli studenti, in maniera autonoma, non dovranno fare altro che accedere all’applicazione multimediale installata sul proprio iPad. Il programma scolastico apparirà così come un gioco a livelli: durante gli esercizi gli studenti saranno corretti indirettamente, in quanto saranno i personaggi dell’applicazione a dover ripetere l’esercizio, sotto la guida e le scelte dei ragazzi.
Lo scopo educativo di questo sistema è di far raggiungere e superare le varie tappe d’apprendimento, per ogni singolo studente, secondo i propri tempi. Gli insegnanti dovranno aiutarli, ma non dovranno apparire come “portatori di conoscenze”, piuttosto come supporto per il loro apprendimento. Cambierà anche l’organizzazione degli istituti. Le scuole saranno aperte dalle sette e mezza del mattino fino alle sei e mezza del pomeriggio: gli studenti dovranno essere presenti dalle 10.30 alle 15.00, e per il resto potranno arrivare e andarsene a loro piacimento. Le famiglie degli studenti potranno inoltre decidere di andare in vacanza quando vogliono, senza che i ragazzi debbano saltare le lezioni.
Con questo sistema, sostiene lo Spiegel, l’apprendimento non si fermerà mai. Gli studenti potranno e dovranno continuare a usare i loro iPad anche a casa, durante il fine settimana o in vacanza, e in questo modo anche i genitori saranno a conoscenza di cosa stanno facendo e su cosa si stanno esercitando. Inoltre, ogni sei settimane insegnanti, studenti e genitori, insieme, decideranno gli obiettivi d’apprendimento da raggiungere nel periodo successivo. Durante le giornate scolastiche non tutte le attività si svolgeranno utilizzando l’iPad: saranno previste anche attività di disegno, di educazione fisica e di gioco in comune.
Ogni scuola dovrà trovare il modo per finanziare l’acquisto degli iPad: o con i soldi della scuola o facendoli acquistare ai genitori (utilizzando in alternativa i fondi di solidarietà, per chi non può permetterseli) o chiedendo donazioni alle aziende. Il progetto ha avuto un ampio consenso, soprattutto tra i genitori. Ci sono però alcune questioni che al momento sono irrisolte e creano qualche preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda gli effetti che potranno avere sui ragazzi tutte le ore che passeranno davanti allo schermo luminoso del tablet.
In base alla legislazione nazionale, il ministero dell’Istruzione olandese non interferisce con le scelte delle singole scuole e sui materiali didattici che vengono utilizzati per portare avanti i programmi scolastici. Inoltre, secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano De Volkskrant, i partiti presenti in Parlamento si sono detti favorevoli all’idea di base del progetto: si è opposto soltanto il Partito per la Libertà (PVV) di estrema destra. Gli organizzatori della 04NT vorrebbero poter chiamare le scuole che hanno aderito al nuovo tipo di modello educativo Steve Jobs schools, in onore dell’ex amministratore delegato e cofondatore di Apple, Steve Jobs, morto nell’ottobre del 2011: per poterlo fare però dovranno avere il consenso degli avvocati della società.

il Post – 30 giugno 2003

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