PERLE, la voce delle donne

Per la prima volta in Italia una caserma dell’Esercito ospita una manifestazione ideata, organizzata e gestita da donne.

Il primo Festival nazionale che non dà voce alle donne, ma è la voce delle donne ed ha come protagoniste le donne che hanno fatto, fanno e faranno la differenza: nel lavoro, nel sociale, nella cultura, nell’arte, nella politica, nell’economia.
Nell’anno europeo delle Pari Opportunità, l’assessorato alle Attività Culturali e Pari Opportunità della Provincia di Pesaro e Urbino (Simonetta Romagna), con PERLE propone un programma ricco di incontri, confronti, dibattiti, mostre, spettacoli, esposizioni per tracciare i contorni del pensiero femminile in tutte le discipline, culturali e sociali.
Colonna portante di queste quattro giornate sono 12 tavole rotonde che spaziano dalla filosofia al linguaggio, dalle “forze a(r)mate” all’ambiente, dalla politica al potere, dal lavoro alla medicina, dalla moda all’adozione, dall’educazione alle donne nel mondo. Ai dibattiti fanno da contorno musica, cinema, editoria, letteratura, fotografia, illustrazioni, video-arte, teatro e le molteplici attività delle associazioni umanitarie e di volontariato.
Tutti avranno il loro spazio nella “cittadella” dove sono stati creati tanti “contenitori” curati, gestiti e organizzati da donne e caratterizzati al femminile.

Programma

Trilussa e il pollo (l’inganno delle ”medie”)

di Giancarlo Livraghi

agosto 2007

Testo disponibile anche in formato pdf sul sito dell’autore

La più “proverbiale” osservazione a proposito delle medie statistiche è quella per cui se qualcuno mangia un pollo, e qualcun altro no, in media hanno mangiato mezzo pollo. (Ce ne sono altre di uguale significato, come il caso di una persona annegata in un fiume con un profondità media di mezzo metro).
L’osservazione non è così ovvia e banale come può sembrare. Ma cominciamo col fatto che la storia del “pollo statistico” è attribuita a Trilussa. Infatti c’è una sua poesia sull’argomento, anche se definisce il problema in modo un po’ diverso.

A proposito di laicita’

La “sana laicità”, così com’è intesa dalla Chiesa cattolica fin dai tempi di Pio IX, è indubbiamente la caratteristica di coloro che sono disposti a obbedire incondizionatamente ai precetti, in parte tutt’altro che immutabili, di quel “magistero” religioso. Chiunque critichi questo o quell’aspetto di tale “insegnamento”, chiunque osi svelare senza ‘cautele’ scomode realtà della storia della Chiesa, chiunque denunci le pesanti e continue ingerenze della gerarchia cattolica nella sfera politica, chiunque rifiuti il manto fondamentalista con cui si vogliono soffocare diritti e libertà individuali viene bollato con generose e spesso violente accuse di “laicismo”, “relativismo”, “anticlericalismo ottocentesco” et similia.

La dislocazione dell’attenzione

di Vincenzo Andraous

Sul carcere italiano non si odono più lamenti sospetti, né si consumano notizie scandalistiche per tentare di restringerlo a una sorta di terra di nessuno.
Da qualche tempo è stato studiato un progetto di eccellenza per renderlo inanimato, per cui la tutela del cittadino detenuto, la salvaguardia della società, l’interesse collettivo, sono incentrati sul principio della sicurezza, la quale rafforza la propria efficienza e susseguente efficacia attraverso uno strumento a dir poco sbalorditivo: il silenzio.

Incontro dibattito dedicato al racket dell’usura

Modera il dibattito: Elisabetta Margonari – Giornalista del Tg3

Intervengono:

Luigi Birritteri – Sostituto Procuratore Generale di Caltanissetta
Leoluca Orlando – Deputato al Parlamento Nazionale
Enrico Colajanni ed Alessandra Notarbartolo – Comitato Addiopizzo di Palermo
Stefano Italiano – Vice Presidente dell’associazione antiracket di Gela e Presidente della Cooperativa Agroverde di Gela
Don Totino Licata – Presidente Associazione antiracket ed antiusura di Licata
Conclusioni di Padre Alex Zanotelli – Missionario Comboniano