La grazia unica della disperazione

Non è possibile uscire da un liceo senza avere un filosofo prediletto. Prendere parte alla contrapposizione tra Platone e Aristotele o tra Hegel e Nietzsche è uno dei momenti topici, forse persino uno dei più divertenti che accompagnano gli anni che conducono agli esami di maturità. Ogni liceale che si rispetti, quindi, si ritrova a lasciare i muri in cui ha scaldato il banco (se proprio non aveva intenzione di fare altro) con ben chiaro in testa quale filosofo secondo lui “aveva ragione”, “era migliore” rispetto agli altri.

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