Archivio della categoria: mi schiero

In che paese vivo?

Cesena, docente sospeso per questionario su ora alternativa

Muoviamoci

E’ tempo di una lobby internet

aggiornamenti delle ore 15.00

Cassinelli emenda D’Alia, un passo avanti
Io pensavo fosse ignoranza invece era un calesse

aggiornamento delle ore 18.04
A che punto sono le “leggi” di internet?

Bizzarre reazioni

Bizzarre reazioni all’articolo di Beppe Grillo su La censura morbida di Google Italia. Sono intervenuti gli esperti: la colpa e’ della tecnologia, dell’ignoranza degli utenti di Beppe Grillo, del calo dell’audience del suo blog, ma Google, no, non c’entra.
Ad ogni modo, se lo staff di Grillo non conosce il W3C, nemmeno lo staff di Google lo conosce:

Validazione della pagina: www.google.it

Questa vicenda mi riporta alla mente ”quella vecchia storiellina che qualcheduno di voi conoscerà: di quei due emigranti, due contadini che traversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime, che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda ad un marinaio: «Ma siamo in pericolo?» E questo dice: «Se continua questo mare tra mezz’ora il bastimento affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno. Dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare il bastimento affonda». Quello dice: «Che me ne importa? Unn’è mica mio!».”

Ridicola e vergognosa

La censura morbida di Google Italia

Scelgo di divulgare

dal blog di Gianni Marconato

Olivier Clerc, scrittore e filosofo, ha inviato una storiella di grande ricchezza d’insegnamento.
Si tratta del principio della rana lessata. Immaginate un pentolone Pieno d’acqua fredda nella quale nuota tranquillamente una rana.
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua riscalda pian piano.
Presto diventa tiepida. La rana trova questo piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura continua a salire. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’ ma tuttavia non si spaventa.
L’acqua stavolta è veramente calda. La rana comincia a trovare Sgradevole ciò ma essa si è indebolita, allora sopporta e non fa nulla.
La temperatura continua a salire fino al momento in cui la rana Finisce semplicemente per cuocere e morire.
Se la stessa rana fosse stata direttamente immersa nell’acqua a 50°, immediatamente avrebbe dato il giusto colpo di zampa che l’avrebbe presto proiettata fuori dal pentolone.
Questa esperienza mostra che, quando un cambiamento si effettua in Maniera sufficientemente lenta, sfugge alla coscienza e non suscita, per la maggior parte del tempo, nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, noi subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo. Un sacco di cose che ci avrebbero fatto orrore 20 anni fa, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono
diventate banali, edulcorate, e ci disturbano leggermente, oggi, o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone.
In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle Libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed insorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute. I foschi prresagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.
Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere.
Quando ho annunciato queste cose per la prima volta era per domani.
Adesso, è per oggi.
Allora se non siete come la rana, già mezzo cotti, date il colpo di zampa salutare prima che sia troppo tardi.
Grazie per la larga diffusione che darete.