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Lo scarto culturale che s’inizia a percepire

I media mainstream gridano al successo del popolo di internet, dentro il web si dice che non ci si deve entusiasmare. Eppure qualcosa è accaduto e niente sarà più come prima

in apogeonline

1 cent

Ispirato al lavoro di illustri predecessori: A Vision of Students Today e A vision of Italian students today

questo video e’ stato realizzato durante il laboratorio di informatica, dopo una conversazione sul rapporto dei ragazzi coi mezzi di comunicazione allo scopo di riflettere sui media e le nuove tecnologie e di imparare a realizzare un video e a pubblicarlo sul web.
Il filmato, realizzato con foto progettate e prodotte dai ragazzi, può rappresentare una mediazione tra il diritto dei minori alla libertà di espressione e la tutela della loro privacy.

La scuola: un palco da cui gridare

”La tv induce a una fruizione piuttosto stupida perché agisce in modalità stupida: usa un solo canale per volta, è lineare, verticistica, rigida, un palco da cui gridare, non un ambiente a risorse illimitate in cui interagire. E se c’è una sola persona che parla senza ascoltarmi, io posso solo distrarmi, far finta di ascoltare ma pensare ai fatti miei, o cambiare canale dove c’è un altro che parla senza ascoltarmi. Per accontentare tutti, chi parla deve livellarsi verso il basso – aprire un pacco per vedere che cosa c’è dentro – e ripetere sempre le stesse cose, in modo che i distratti prima o poi ne colgano qualcuna.
La rete, un termine con cui vogliamo significare l’insieme mediatico di internet, web, telefonia multimediale, home, pay e cable tv, televisione e localizzazione satellitare, si serve di canali illimitati e tutti condivisi. In rete avvengono scambi di dati bidirezionali, senza orari, inizio, svolgimento e fine. È topologica e ipertestuale, non temporale e sequenziale. Tutto quello che sta al di fuori della rete si legge in sequenza ed è venduto in un pacchetto con inizio e fine, quello che funziona in rete è non confezionato, non lineare, senza inizio, senza fine, senza svolgimento. Ognuno si fa la sua sequenza personale, si impacchetta da sé il prodotto o il pezzetto di informazione che gli interessa al momento, lo fruisce in tempo reale o lo scarica e lo conserva, se lo tiene per sé o lo condivide con colleghi, amici, perfino con sconosciuti.”

in Apogeonline

La dieta digitale degli studenti universitari


Il 13,7% non legge nemmeno un libro all’anno…
  come riesce a sostenere esami?  :O


via Pandemia

Web più ”intelligente” della TV

Il successo di Barack Obama.