Archivio della categoria: mi indigno
Vale la pena…
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Scuola, trovati i responsabili: i soliti meridionali
Galli della Loggia
"Tra la minuteria pedagogica della ministra e la visione del mondo c´è posto per tutte le nostre lagnanze."
"… non è la coscienza a determinare le condizioni sociali, sono le condizioni sociali a premere in modo determinante sulla coscienza."
[…]
‘‘Oggi la sfida che si presenta alla rinnovata scuola pubblica è ancora una volta la promozione sociale dei figli di quelle diverse culture che abitano la penisola e che saranno la società italiana di domani.
Ed è ancora alla scuola che si deve ricorrere come l´unica agenzia capace di creare l´unità del paese non comunicando messaggi identitari precostituiti nei laboratori pedagogici di un qualche ministero ma promuovendo la partecipazione alla vita democratica di una società aperta attraverso la conoscenza e la tutela dei diritti umani: una scuola che sia capace di far apprendere ai suoi studenti i linguaggi necessari per accedere al possesso e al rispetto del grandissimo patrimonio culturale italiano come un´eredità vivente.
È nella libertà e nell´apertura al dialogo accanto al duro e severo lavoro dell´apprendimento che la scuola pubblica può tornare a essere il luogo di formazione indispensabile per una moderna democrazia: un luogo dove la ricerca sia aperta e non chiusa dogmaticamente su identità territoriali, regionali, confessionali, calate dall´alto, sorvegliate da agenzie ideologiche dominate dal sospetto e dalla volontà di dominio: o peggio ancora, sorvegliate dai tutori di localismi tanto feroci quanto fondamentalmente stupidi, incredibilmente stupidi, pronti come sono a credere che il male venga da fuori, che la qualità degli insegnanti sia delimitata da confini regionali e da latitudini geografiche.”
Adriano Prosperi – la Repubblica, 25 agosto 2008
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Un silenzio colpevole e assordante
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Tagli, sempre e solo tagli…
Per tutti percorso quinquennale e 32 ore obbligatorie settimana
(ANSA) – ROMA, 3 MAR – Cura dimagrante per istituti tecnici e professionali: dagli attuali 348, gli indirizzi diventeranno 19.Lo prevede la bozza di regolamento che il ministero dell’Istruzione lascia alle nuove commissioni parlamentari. Gli istituti tecnici passeranno da 313 a 10, i professionali da 35 a 9. Per tutti percorso quinquennale (per i professionali uscite’ dopo 3 anni) e orario medio settimanale di 32 ore obbligatorie cui aggiungerne altre per l’autonomia scolastica.
(ANSA) – Roma, 3 marzo 2008
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