Gubbio 2007: gli interstizi

Quando vado a Gubbio per il seminario oltrepasso semplicemente la recinzione.

Il cancello del giardino
si apre facilmente come la pagina
di un libro molto sfogliato, e una volta dentro, i nostri occhi
non hanno bisogno di indugiare su oggetti
già fissati ed esatti nella memoria.
Qui le abitudini e le idee e il lessico privato
che tutte le famiglie inventano
sono cose quotidiane per me.
Che bisogno c’è di parlare
o di voler essere qualcun altro?
Tutta la casa mi conosce
sanno dei miei guai e delle mie debolezze.
Questo è il meglio che possa accadere
ciò che forse il Cielo concederà:
che non ti guardino con stupore e non ti chiedano di riuscire
ma semplicemente ti lascino entrare
come parte di una innegabile Realtà,
come pietre della strada, come alberi.

 
Jorge Luis Borges – Elogio dell’ombra – Giulio Einaudi editore. Torino, 1971

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