Archivio della categoria: futurismo

A che serve la scuola?

”Noi sappiamo con assoluta certezza che la civilta’ non e’ venuta fuor dalle scuole e che le scuole intristiscono gli animi invece di sollevarli e che le scoperte decisive della scienza non sono nate dall’insegnamento pubblico ma dalla ricerca solitaria disinteressata e magari pazzesca di uomini che spesso non erano stati a scuola o non v’insegnavano."
Giovanni Papini

Papini, Chiudiamo le scuole
Papini, Chiudiamo le scuole
Millelire, Stampa Alternativa, 1992 (fuori catalogo)

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Informazione v. comunicazione

Nel contesto editoriale, l’informazione non è la comunicazione. Almeno in teoria. L’informazione è un servizio che risponde al bisogno del pubblico di conoscere ed è prodotta con un metodo controllato, in base a un criterio di verità esplicito. La comunicazione serve invece a trasmettere messaggi che hanno lo scopo di orientare il modo di pensare del pubblico, nel senso previsto e voluto da chi comunica. Teoricamente, l’informazione è fatta dai giornalisti, la comunicazione dalle aziende, dai politici, da tutti coloro che hanno bisogno di valorizzare la propria attività con una forma o l’altra di pubblicità.

Il problema dell’obiettività nel giornalismo ha spesso origine dalla confusione tra queste due attività. Che invece la teoria del giornalismo vorrebbe vedere distinte. Lo scopo dell’informazione è servire il pubblico. Lo scopo della comunicazione è servire chi comunica. Se le due attività sono confuse, entrambe perdono credibilità e suscitano meno attenzione.

Luca De Biase

Contrariamente ai luoghi comuni

Internet promuove la lettura dei giornali, lo rivela uno studio francese.