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Per una definizione di conoscenza

"L’aspetto sostanziale della conoscenza è che mentre l’informazione può esistere indipendentemente da chi la possa utilizzare, e quindi può in qualche modo essere preservata su un qualche tipo di supporto (cartaceo, informatico, ecc…), la conoscenza esiste solo in quanto esiste una mente in grado di contenerla. In effetti, quando si afferma di aver esplicitato una conoscenza, si sta in realtà preservando le informazioni che la compongono e parte delle correlazioni fra loro, ma la conoscenza vera e propria torna a esser tale solo a fronte di un utilizzatore che riassoci tali informazioni alla propria esperienza personale. Fondamentalmente la conoscenza esiste solo in quanto esiste un’intelligenza che possa utilizzarla".

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera. Voce: Conoscenza

La scuola in videoconferenza?

A Cunardo ci provano:/

Lo sanno anche i sassi

Conoscenze come ghiaia: materiali "inerti"
di Gianni Marconato

La formazione di qualità

secondo Gianni Marconato

"E’ formazione di qualità quella che:

– produce apprendimento profondo (conoscenze stabili, applicabili, utilizzabili per realizzare attività e risolvere problemi);
– non produce “conoscenza inerte” ma applicabile in situazioni reali;
– consente di sviluppare una conoscenza da utilizzare come uno strumento per risolvere problemi;
– si realizza in una dimensione sociale;
– è centrata sulla persona che apprende (e non sui contenuti);
– richiede al soggetto che apprende di lavorare (costruire) con le informazioni date (e non una loro mera memorizzazione e ripetizione);
– attiva uno sforzo cognitivo;
– viene attivata dalla dissonanza cognitiva;
– consente di lavorare in contesti reali e con problemi altrettanto reali;
– affronta, attiva e sostiene la complessità del processo cognitivo;
– consente di costruire un senso personale delle informazioni ricevute".

 

“Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi”

Apprendere è “altro