di Sergio Tardetti
Nel Giorno del Ricordo, pensando ai tanti che hanno dovuto lasciare tutto, portando con sé solo sé stessi e i propri ricordi…
Zara, mi disse, è la città della mia infanzia
Non saprei dire perché, mi commosse
Quella parola, infanzia. Immaginavo
Vicende dolorose, incerto stanco vagare
Da una città ad un’altra, finché un giorno
Approdi a un luogo che puoi chiamare casa
E lì pianti radici, cresci, esisti, fruttifichi
E il tuo tronco si fa ogni giorno più forte
E le generazioni di ogni tempo affollano
Certe tue stanze vuote e silenziose
Dove trascorri nell’ombra quei momenti
Dolorosi dell’anima, al ricordo di quando
Zara era ancora la tua città, il tuo mondo
Lasciato indietro, insieme alla tua infanzia
© Sergio Tardetti 2023
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