Residenza artistica

B. O.

Chiunque abbia indagato il senso del disegnare ha scoperto come sia da sempre un modo per dare forma alle idee e condividerle, ma prima di tutto un atto di conoscenza. I linguisti invece hanno spiegato da tempo come senza la dimensione verbale ogni esperienza non avrebbe senso, sarebbe soltanto un grumo di emozioni impossibile da sciogliere. Per questo la lotta contro qualsiasi tipo di discriminazione ha bisogno di trovare ogni giorno parole e segni. Scrivere, leggere e disegnare, del resto, sono prima di tutto un modo per pensare.
Una call internazionale dell’Ong GUS (progetto GEA/Global, Green, Generative and Equal Educational Activities), aperta fino al 2 ottobre, seleziona – sulla base dell’esperienza – dieci artisti under 35 attivi nell’ambito del fumetto che saranno ospitati a Castrignano dei Greci (Lecce) presso KORA-Contemporary Arts Center dal 13 ottobre al 19 ottobre: l’obiettivo è costruire un libro a fumetti che racconti la lotta a tutte le forme di discriminazione portata avanti dalla società civile.
La residenza, che sarà accompagnata dal fumettista Gianluca Costantini, prevede incontri di orientamento con esperti delle varie forme di discriminazione e libere esplorazioni del territorio. La partecipazione è gratuita. Per informazioni: progettogea@gus-italia.org, 328 7412054, www.gus-italia.org.

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Programma

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Novelle dal precariato in fiamme

Dalla quarta di copertina

Dodici storie, dodici vite, dodici volti capaci di raccontare le forme sfuggenti del precariato di oggi, un tempo di transizione, di incertezza, di attesa, fra il già e il non ancora.
I protagonisti, di differenti provenienze ed età, si muovono in un universo lavorativo incerto, spesso alla ricerca di un riscatto biografico e identitario, sempre in bilico tra la speranza del successo e la paura del disastro. Le Novelle dal precariato in fiamme nascono tutte nel cuore di Milano, dentro l’architettura urbanistica con le sue suggestioni e le sue miserie. Una metropoli in continua trasformazione, che accoglie e insieme affonda. Dietro le dodici storie, come un’eco, la grande creazione poetica dell’Apocalisse, con i quattro cavalieri che segnano i passaggi trasformativi, fino alla rimozione dei veli oscuranti, fino alla rivelazione.

Gianni GiovannelliNovelle dal precariato in fiamme, Mimesis Edizioni, 2024.

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Amleto ’44

Recensione di Federico Camia*

Con Alberto Piazzi, mi legano, pur senza conoscerci alcune cose che sono il sale di una vita passata nel sogno di ideali di giustizia ed uguaglianza. Abbiamo pressappoco la stessa età, siamo figli della stessa terra. Di quella bassa pianura dove il sole batte forte e le nebbie avvolgono i filari dei gelsi.
Come lui sono stato emigrante. E sono amante di libri e scrittura.
Leggendo “Amleto 44”, l’autore ci tramanda tutta la sua competenza di ricercatore dei fatti reali di avvenimenti accaduti negli anni della guerra di resistenza, riuscendo a dare loro continuità nel tempo con la fantasia e l’arguzia dello scrittore.
Partendo dalla storia del protagonista, da un amore giovanile e complicato, il libro è un susseguirsi di avvenimenti che portano il lettore a seguire pagina dopo pagina. I protagonisti di questo libro sono gli stessi che abbiamo sentito raccontare tante volte dai vecchi partigiani che con audaci azioni di guerriglia hanno permesso di dare il via ai giorni della liberazione nazionale.
La clandestinità di Aurelio, alias don Gianfranco, ci trasmette tutta la grande forza d’animo con cui si doveva vivere o sopravvivere negli anni di occupazione nazifascista. Sullo sfondo, una Sesto San Giovanni operaia e volitiva, un baluardo contro l’ingerenza degli invasori.
E poi, come dicevo, al centro della storia che Piazzi racconta ci sono le donne, i giovani, gli operai in particolare, ma pure le stesse famiglie che nonostante le feroci rappresaglie hanno continuato a resistere e contribuire alla rinascita, negli anni a venire, del nostro paese. I tradimenti feroci, quelli difficili da accettare così come le coscienze che si ribellano davanti a avvenimenti troppo personali ma che riguardano a ben vedere tutta la collettività riempiono le vite delle persone nel susseguirsi dei lunghi, lunghissimi mesi della lotta di liberazione, dove ognuno cercava di portare un suo piccolo contributo ma indispensabile affinché il sogno continuasse a vivere seppure di una piccola fiammella.
E rimbalzano i rastrellamenti, i rifugi antiaerei e i bombardamenti dell’aviazione alleata che a causa di grossolani errori saprà radere al suolo quello che i nemici ancora non avevano distrutto. Fino a distruggere la vita stessa della donna amata e di quel figlio che non aveva mai conosciuto.
Poi la fine della guerra, la vita che riprende il suo corso. Una nuova vita con un nuovo amore che sarà il perno per poter ricominciare senza dimenticare.

AlbertoPiazzi Amleto ’44, Robin Edizioni, 2023.

*Federico Camia, segretario della sezione ANPI di Pontenure

La foto è di Alberto Piazzi

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