Premio InediTo

2024

POESIA | NARRATIVA | SAGGISTICA | TEATRO | CINEMA | MUSICA

Dall’IO all’IA, quale futuro per la scrittura?”. È il nuovo input illustrato da Margherita Giusti di MUTA animation su cui si interroga il Premio InediTO – Colline di Torino, giunto alla XXIII edizione, primo concorso letterario a escludere testi generati da software di intelligenza artificiale. Il premio, il cui bando scadrà il 31 gennaio 2024, è dedicato alle opere inedite in lingua italiana e a tema libero, e si rivolge a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica).
Migliaia gli iscritti in questi anni da tutta Italia e dall’estero (Europa, Stati Uniti, America centrale, Sud America, Africa, Asia, Australia), centinaia gli autori già affermati o esordienti, di ogni età e nazionalità, premiati e scoperti, che il premio ha sostenuto e accompagnato verso il mondo dell’editoria e dello spettacolo senza abbandonarli al loro destino.
Grazie al montepremi di 8.000 euro i vincitori delle varie sezioni ricevono un contributo per  la pubblicazione, promozione e produzione delle opere. Saranno inoltre assegnati i premi speciali “InediTO Young” destinato ad autori minorenni e “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di scrittori non viventi (conferito nelle passate edizioni a Primo Levi, Alfonso Gatto, Italo Svevo, Alessandro Manzoni e ser Piero Da Vinci).
Il premio è organizzato dall’associazione Il Camaleonte di Chieri (TO) e diretto da vent’anni da Valerio Vigliaturo. Il Comitato di Lettura è presieduto dal poeta Valentino Fossati, la Giuria dalla scrittrice torinese Margherita Oggero ed è formata dai poeti Aldo Nove (a grande sorpresa nelle vesti di giurato), Francesca Serragnoli, dagli scrittori Piersandro Pallavicini, Eleonora C. Caruso, Graziano Gala, Elena G. Mirabelli, Giuseppe Lupo, Sonia Caporossi, dagli attori Federica Fracassi, Alessandro Averone, dai registi Adriano Valerio, Irene Dorigotti, dal cantante Peppe Voltarelli e dai vincitori della passata edizione.
Entro marzo la designazione dei finalisti (realizzata nella scorsa edizione alla Scuola Holden) che riceveranno una scheda di valutazione, a maggio la proclamazione dei vincitori al Salone del Libro di Torino e la premiazione che si svolgerà attraverso la consegna dei premi e un reading dedicato alle opere dei vincitori (cui hanno partecipato in passato, tra gli altri, Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali, Giuseppe Catozzella e Michela Marzano, diventata poi giurata del concorso).
Il premio è inserito da diverse edizioni nella manifestazione Il Maggio dei libri promossa dal Centro per il Libro e la Lettura, ha ottenuto in passato il contributo e l’alto patrocinato del MIBACT, e nella scorsa edizione il contributo di Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città di Chieri e Città di Moncalieri, il patrocinio e contributo in servizi della Città di Torino, il patrocinio di Città Metropolitana di Torino, Salone del Libro, il sostegno di Fondazione CRTIren e Aurora Penne. Inoltre collabora con Film Commission Torino
Piemonte, Etnabook Festival, Biblioteche Civiche Torinesi, SBAM (Sistema Bibliotecario dell’ Area Metropolitana di Torino), Accademia dei Folli, Tekla Films e L’Altoparlante.

Per il bando completo consultare il sito: WWW.PREMIOINEDITO.IT
Per info: info@premioinedito.it – cell. 3336063633

Staff Comunicazione PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO
eventistampa@gmail.com – cell. 3334309709

La storia, le lotte e le conquiste: rinasce il Borgo Danilo Dolci a Trappeto

di Pressenza – Redazione Italia

Dalle 10 in poi di domenica 10 dicembre presso il Borgo Danilo Dolci a Trappeto (PA) si aprirà ufficialmente l’anno di celebrazioni(1924-2024) per il centenario della nascita del sociologo ed educatore Danilo Dolci: l’avvio dei lavori di ristrutturazione del luogo simbolo dell’azione di Dolci in Sicilia, grazie ad una prima somma raccolta in Svizzera messa a disposizione da alcuni sostenitori del progetto, la partenza di una campagna nazionale di crowdfunding, saranno le prime tappe del percorso di questo centenario.
“Il Borgo è un  luogo che potrebbe essere di grande importanza formativa per i giovani di oggi, e in futuro, così come lo è stato per lunghi anni per tutta una generazione e per me personalmente -dichiara Daniela Dolci, figlia del sociologo. “L’auspicio è che quello torni ad essere nuovamente un Centro di Formazione importante, a partire dallo sviluppo locale.”
Fondamentale anche la costituzione, nel corso del 2023, di un comitato scientifico del Borgo Danilo Dolci con il coinvolgimento attivo della famiglia Dolci: “Con il Comitato scientifico, costituito da esperti dell’opera di Danilo Dolci attivi in vari ambiti, abbiamo iniziato a lavorare all’organizzazione di iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi in diverse località italiane. Ma il compito più ambizioso che ci siamo prefissati è quello di cominciare a programmare i contenuti che dovranno rendere nuovamente vivo e operativo il Borgo al completamento dei lavori di ristrutturazione appena avviati” dichiara Giuseppe Barone, coordinatore del comitato.
Il Borgo di Dolci nel piccolo paese di Trappeto,  in provincia di Palermo, che ospitò  negli anni i grandi del pensiero contemporaneo, ma anche i contadini ed i pescatori con cui Dolci elaborò una nuova idea di sviluppo in una Sicilia depressa e sottosviluppata come quella del dopoguerra, è un luogo di grande valore per la storia recente siciliana e italiana.
Tra i soggetti che al momento hanno aderito al progetto ci sono: “Centro per lo Sviluppo Creativo – Danilo Dolci”, CESIE, “Danilo Dolci – Nuovo Futuro”, LIBERA, Legacoop Sicilia, ARCI, CGIL, Cooperativa COOP CULTURE, Navarra Editore. Collaborazioni previste con le Università di Enna, Messina, Palermo, Bologna, Firenze, Roma, Trento, Cagliari, Cassino, Basel (Swisspeace) e Berna in Svizzera.
Durante la mattina del 10 dicembre verranno presentate tutte le iniziative che nel centenario animeranno il Borgo Danilo Dolci e altre iniziative nazionali.

Per comunicazioni: danieladolci@borgodanilodolci.com

L’articolo è stato pubblicato su Pressenza il 5 dicembre 2023
La foto è di https://www.teleoccidente.it

Gli “Ex-voto” di Loretta Cappanera

Il Municipio 2 del Comune di Milano, in collaborazione con City Art, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre 2023) ha voluto valorizzare le panchine rosse presenti nel territorio.
Dieci panchine rosse sono state affidate ad artist* che hanno realizzato installazioni di arte relazionale con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza sulle donne.
Qui proponiamo il lavoro dell’artista Loretta Cappanera.

Le foto sono di Tiziana Grassi

“FINE PENA ORA”

Un’amicizia straordinaria tra un detenuto e il magistrato che lo ha condannato.

di Staff Comunicazione Officina dell’Arte

Il Teatro Stabile di Torino, in collaborazione con Tedecà presenta – domenica
3 dicembre ore 17.30 presso il teatro di Bosconero Canavese – “FINE PENA
ORA”, spettacolo unico e coinvolgente. Va in scena la straordinaria storia
vera di un’amicizia nata dietro le sbarre tra un detenuto e il magistrato che lo
ha condannato. Basato sul libro di Elvio Fassone – magistrato ed ex
componente del CSM – lo spettacolo è diretto da Simone Schinocca e
interpretato da Costanza Maria Frola, Giuseppe Nitti e Salvatore D’Onofrio,
quest’ultimo conosciuto per le sue interpretazioni in opere teatrali di grande
successo e per la sua presenza in film come “Capri Revolution” di Mario
Martone e nella serie televisiva “Il Re”, prodotta da SKY Studio. La trama di
“Fine Pena Ora” si sviluppa attorno a una corrispondenza epistolare lunga ben 34 anni tra un detenuto – Salvatore – e il giudice Elvio Fassone. Tutto
inizia nel 1985 a Torino, durante un maxi processo alla mafia. Salvatore, tra i
condannati all’ergastolo, considerato uno dei massimi esponenti del Clan,
viene condannato proprio dal Presidente della Corte d’Assise Elvio Fassone.
Tuttavia, un gesto di empatia da parte del giudice cambia il corso delle loro
vite: Fassone permette al giovane detenuto di visitare sua madre
gravemente malata. Da questo momento nasce una corrispondenza che
durerà per 34 anni. Un dialogo intenso e profondo che si sviluppa attraverso
le lettere scambiate tra magistrato e detenuto. “FINE PENA ORA” è una
coproduzione Tedecà e Teatro Stabile di Torino. Si avvale della
collaborazione del Teatro Nazionale, Festival Colline Torinesi, Torino
Creazione Contemporanea e Fertili Terrini Teatro. Lo spettacolo rappresenta
una riflessione profonda sull’empatia, sulla redenzione e sulla forza
trasformativa dell’amicizia anche nei contesti più incredibili e inaspettati.
Un’opera che tocca le corde più profonde dell’animo umano. Invita tutto il
pubblico a riflettere sulla complessità delle relazioni umane, anche quelle più
complesse e problematiche. “Fine Pena Ora”: un’amicizia che trascende le
sbarre, un dialogo che rompe le catene. L’ingresso allo spettacolo costa 10
euro, si comincia alle 17.30 di domenica 3 dicembre.

Informazioni e prenotazioni 3893126525

IL PIACERE DI FARSI LEGGERE

Considerazioni sul rapporto tra lettore e autore

di Sergio Tardetti

Di fronte a un libro un lettore non è mai solo con se stesso. C’è sempre un compagno invisibile che lo affianca, qualcuno con cui stabilire un dialogo, ancorché muto, qualcuno a cui chiedere conferma o smentita del poco che ha intuito della vita fino a quel momento. È lì, davanti a lui, che gli parla con una lingua a volte conosciuta, più spesso nuova, a volte si lascia interrogare, a volte interroga, finché il monologo iniziale che nasce dalla voce del narratore diventa una conversazione.
Ed è proprio così che nascono e fioriscono le amicizie e gli amori, continuano a durare nel tempo fino a dare frutti maturi ogni volta che il lettore riesce ad anticipare il pensiero dell’autore. E non parlo, naturalmente, di un pensiero banale o scontato, ma di qualcosa di originale, scaturito dalla mente di chi scrive e passato a quella di chi legge, perché lo faccia suo e lo usi al meglio. È un po’ quello che accade con gli amici di sempre, ogni volta sappiamo a cosa stanno pensando, tradiscono i loro pensieri attraverso piccoli indizi dai quali è facile ricostruire il tutto per chi ha una conoscenza profonda dell’altro.
Così avviene tra lettore e scrittore, quella che un autore del passato chiamava “corrispondenza d’amorosi sensi”, un sentimento che può sorgere tra il lettore e l’autore presente a questo tempo, ma anche tra il lettore e chi di questo tempo ormai non fa più parte. L’autore, a qualunque epoca appartenga, coltiva il piacere di farsi leggere come si coltiva un fiore raro e prezioso che si vuole continuare a far fiorire anche in epoche future.

Foto di Evgeni Tcherkasski da Pixabay