Chi tocca i politici muore.

di Elio Veltri*

Ci saranno ancora magistrati disponibili a indagare sui potenti, sui ricchi e sui politici? Io credo che saranno davvero pochi. Negli anni passati, da destra e da sinistra, la magistratura più coraggiosa e competente è stata mazzolata a dovere. Il caso Forleo è emblematico. Il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli, vuole metterla in castigo non per le tante balle che hanno raccontato i giornali e le tv: esposizione mediatica, lacrime, rifiuto della scorta, pressioni subite e raccontate da altri magistrati i quali da veri cuor di leone hanno subito smentito. No, al Procuratore generale di tutto questo non frega niente. La Forleo deve essere punita per l’ordinanza con la quale chiama in causa il gota dei Ds, defunto ma rimpiazzato dal partito democratico, sempre vivi e vegeti. In particolare D’Alema e Latorre, più dalemiano di D’Alema. Giuristi di rango hanno spiegato che la legge Boato era una schifezza.
Non importa, quel giudice ha esorbitato ed è andata oltre il si dice ma non si fa, tipico di questa Repubblica delle banane.
Il più grande processualista italiano, Franco Cordero, ha scritto che Forleo non poteva fare diversamente. E chi se ne frega.
Ma come si permette un giudice, donna per di più, di dire che D’Alema e Latorre hanno partecipato attivamente al progetto della scalata Unipol di Consorte? L’avvocato della Forleo spiegherà al Procuratore generale che le intercettazioni telefoniche sono chiare e che i due erano parte attivissima e non solo spettatori e tifosi e che hanno ricevuto informazioni riservate che costituiscono reati. Ma, Lui, il Procuratore Generale farà finta di non capire, dirà che Cordero non fa testo, che la legge è si uguale per tutti ma, come nella Fattoria degli animali di Orwell, alcuni sono sempre più uguali degli altri.
Molti, ingenuamente, pensavano che estromesso Berlusconi dal governo sarebbe cambiato tutto e che i magistrati avrebbero potuto fare tranquillamente il loro lavoro. I fatti, ampiamente previsti, peraltro, dimostrano che così non è.
Nella Repubblica delle banane solo i grulli possono continuare a pensare che i magistrati sono autonomi e che la legge è uguale per tutti.
D’altronde, di fronte alla cronaca nera e al gossip che invade i tg, queste non sono altro che Bazzecole.
Senza giudici come Forleo, Ricucci sarebbe oggi il padrone del Corriere; Gnutti avrebbe comprato e venduto la Fiat come ha fatto con Telecom e avrebbe licenziato Marchionne. Fiorani avrebbe dato direttive e consigli al governatore Fazio rimasto al suo posto.
L’italietta si ridesta e chi rompe il giocattolo deve pagare

*Elio Veltri, direttore responsabile www.democrazialegalita.it periodico on line

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