di red
“Chi pensa che farsi i fatti propri e non aver mai messo piede in un tribunale basti a non scontare l’inefficienza del sistema giudiziario italiano si sbaglia. Il crac della giustizia insegue tutti i cittadini fin dentro casa e invade la loro vita quotidiana.”
Questo libro è una visita guidata in un sistema crollato. Un viaggio capillare da Nord a Sud nelle aule giudiziarie, nei corridoi dei tribunali, nei bilanci ministeriali, nel lavoro di magistrati, avvocati, del personale amministrativo, nella perversione e nella proliferazione di leggi che sono fatte ad arte per aggravare questo stato di cose.
Viviamo in uno dei Paesi con la più elevata spesa pubblica nel settore della giustizia. Una macchina giudiziaria che consuma più di 7,7 miliardi di euro l’anno, eppure nei tribunali mancano le penne, la carta, i computer, l’inchiostro per le stampanti, le fotocopiatrici. Abbiamo lo stesso numero di giudici, eppure in Italia i processi durano più a lungo che in ogni altro Paese d’Europa.
Una media di cinque anni per decidere se qualcuno è colpevole o innocente. Sette anni e mezzo per un divorzio. Due anni per un licenziamento in prima istanza. Otto per dare ragione o torto in una causa civile.
Una lentezza e un’inefficienza che il cittadino paga anche quando stipula un mutuo o accende un conto in banca a condizioni più onerose che nel resto d’Europa; quando si imbatte nelle difficoltà di recuperare un credito; quando subisce un infortunio sul lavoro; quando sconta l’inefficienza delle condanne ai delinquenti.
Basti pensare che ogni anno nelle carceri italiane entrano 90.000 persone e ne escono 88.000 e che a Milano due mani mutilate sul lavoro valgono 200.000 euro meno che a Roma. Una giustizia a pezzi in un Paese spaccato.
Luigi Ferrarella scrive di cronaca giudiziaria per il Corriere della Sera. Nel 1997 ha pubblicato L’intruso (Limina). Nel 2005 ha vinto il premio giornalistico Livio Zanetti e nel 2007 il Premiolino.
Fine pena mai
L’ergastolo dei tuoi diritti nella giustizia italiana
di Luigi Ferrarella
Ed Il Saggiatore
Osservatorio sulla legalita’, 20 marzo 2008