Lettura

”Il caos prossimo venturo”

Adesso che abbiamo un partito, un Grande Democratico Partito il GDP insomma di che cosa dobbiamo parlare? Di Walter che rincorre Franco a chi butta fuori più rumeni? Non ha senso. Di quello che dice Bersani, che limitato nelle sue liberalizzazioni sacrosante da Veltroni capo dei tassisti capitolini si applica con gran diligenza ai problemi dell’energia? Finalmente un tema serio in mezzo a tante fanfaluche ma forse un pelino troppo tecnico per essere trattato con scioltezza. Allora la banca del GDP, perché adesso una banca c’e l’ha, la terza banca d’Italia. Qui c’e’ poco da dire, questa volta l’hanno fatto con stile, non si sono telefonati prima, facendosi complimenti reciproci. Se lo avessero fatto, l’artiglieria da campagna del Cavaliere c’è l’avrebbero detto. Questa volta l’hanno fatto e basta. Bene, cosa fatta capo ha. Del Partito del Popolo e della Libertà? Troppi genitivi, del, del, del … vade retro cavaliere.
Di che cosa occuparci allora? Liberato il campo dalle pinzillacchere i tempi sono forse maturi per tornare ad affondare e cimentare i nostri cervelli, ormai un può arrugginiti per scarso uso, incuria del tempo, idiozia ambientale diffusa, quotidiana esposizione ai Mezzi di Distrazione di Massa su di un terreno classico ma non così frequentatissimo: il capitalismo. Terreno ovviamente nel senso di grund, ne’ foresta pietrificata ne’ campo sportivo.

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Libri sui libri

Il gusto dell’inattuale

Sta arrivando l’inverno, stagione propizia alla lettura. Le letture sulle letture, mi riferisco a libri che parlano di libri, possono essere mortali o vivacissime, a seconda degli autori naturalmente.
Se aveste la fortuna, o l’abilità, di imbattervi in un raccontatore acuto e sensibile, che unisce arguzia a conoscenza, potreste godervi una, due, serate deliziose.
In più fareste propositi di andare a scovare i testi che sono descritti. Non succederebbe, ovviamente, ma non si sa mai. Domani, più in là, un titolo che vi è rimasto in mente apparirà e ne approfitterete. I libri viaggiano a questo modo dall’uno all’altro.

E’ capitato a me da poco, ed è per questo che ne parlo. Il libro che voglio indicare si intitola “Biblioteca domestica”, l’autore si chiama Giulio Cattaneo.

Le biblioteche di casa, dimenticate o conservate che siano, sono il pretesto che Cattaneo usa per parlare di libri e di scrittori dei primi del 900 e su fino alla seconda guerra mondiale.
Mi rendo conto dell’improbabilità che argomenti come questi interessino oggi. Eppure se avrete la pazienza di cercare il testo sarete ricompensati oltre ogni dire.
Cattaneo è lettore che trasmette, senza alcuna enfasi, grande amore per i libri. E’ un apripista, un pathfinder, della letteratura. Nel suo libro troverete ricordi, idee, giudizi, necessari a capire gli autori di cui scrive, utili a noi come consigli di un amico.

Giulio Cattaneo
Biblioteca domestica
I libri o quasi libri degli italiani pre-moderni

Longanesi 1983.

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Navigare sui monti

Il gusto dell’inattuale

Viaggio e sorpresa non sono sinonimi, però l’uno senza l’altra è come aver un’esperienza mal riuscita. L’inaspettato è il maggior premio di un viaggio, naturalmente supponendo un esito positivo, anche se a logica, potrebbe essere l’opposto.
E’ certamente un modo di vedere soggettivo, indizio di buona fortuna avuta, ma confermato dal libro di Paolo Rumiz ‘La leggenda dei monti naviganti’.

Rumiz ha intrapreso un lungo viaggio in automobile. Settemila chilometri, sempre in quota, lungo strade secondarie, attraversando le Alpi da est a ovest e seguendo gli Appennini da nord a sud.
Ha visto luoghi, abitati, persone, nature sconosciute e ne ha tratto un resoconto che, benché commissionato dal quotidiano La Repubblica e previsto in libro fin dalla concezione, preserva straordinariamente vivacità e immediatezza. Probabilmente la sorpresa è stata così forte anche per lui da imporsi a pianificazione e disegno preventivo.

Se talvolta un libro è sostitutivo della realtà, questo permette fughe deliziose, tutte sorprendenti.

Paolo Rumiz
La leggenda dei monti naviganti
Feltrinelli, 2007

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Cultura convergente

Dove collidono i vecchi e i nuovi media

di Henry Jenkins

Prefazione
di Wu Ming

Nel migliore dei mondi possibili, la pubblicazione di questo libro scuoterebbe come un terremoto il dibattito italiano su Internet e le nuove tecnologie di comunicazione. Se non produrrà nemmeno uno scarto, significa che quel dibattere è una parvenza di vita, finestre sbattute dal vento in una villa disabitata, mortorio al cui confronto un poltergeist è il Carnevale di Rio. …

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