Politica

Chi tocca i politici muore.

di Elio Veltri*

Ci saranno ancora magistrati disponibili a indagare sui potenti, sui ricchi e sui politici? Io credo che saranno davvero pochi. Negli anni passati, da destra e da sinistra, la magistratura più coraggiosa e competente è stata mazzolata a dovere. Il caso Forleo è emblematico. Il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli, vuole metterla in castigo non per le tante balle che hanno raccontato i giornali e le tv: esposizione mediatica, lacrime, rifiuto della scorta, pressioni subite e raccontate da altri magistrati i quali da veri cuor di leone hanno subito smentito. No, al Procuratore generale di tutto questo non frega niente. La Forleo deve essere punita per l’ordinanza con la quale chiama in causa il gota dei Ds, defunto ma rimpiazzato dal partito democratico, sempre vivi e vegeti. In particolare D’Alema e Latorre, più dalemiano di D’Alema. Giuristi di rango hanno spiegato che la legge Boato era una schifezza.

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Giornata internazionale delle Città contro la pena di morte

Ravenna contro la pena di morte

Questa sera alle ore 21, 30 al Mama’s club di Ravenna si parlerà di: pena, giustizia e perdono con Bill Pelke (fondatore dell’Associazione The Journey of Hope e del Murder Victims’ Families for Human Rights, nonché presidente del Comitato Direttivo della US National Coalition to Abolish the Death Penalty) Claudio Giusti (esperto in diritti umani e pena di morte, fra i fondatori della World Coalition to Abolish the Death Penalty e di Amnesty International Italia) e Arianna Ballotta (co-fondatrice e presidente della Coalizione Italiana contro la Pena di Morte).

MAMA’S CLUB – Via S.Mama, 75 – RAVENNA

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La furbata del Trombone, della Santa e del Fico Fiorone

30 novembre 2007
30 novembre 1786

Il Granducato di Toscana abolisce la pena di morte

C’era una volta il Movimento Abolizionista.
Era un movimento piccolo ma tosto.
Era solito vincere le sue battaglie perché formato da gente preparata che leggeva, scriveva e convinceva.
Ottenne il suo successo più grande nel 1989, quando le Nazioni Unite approvarono il Secondo Protocollo: quello al cui primo articolo si legge che “Nessuno … sarà giustiziato”.
Purtroppo le risoluzioni dell’Assemblea Generale dell’ONU non hanno potere coercitivo e non possono costringere un governo a fare quello che non vuole fare. Così il Secondo Protocollo si aggiunse ai molti atti abolizionisti delle NU; mentre il Movimento continuava a convincere i paesi a chiudere con la pena capitale.

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La 18° Giornata Mondiale dell’Infanzia è una giornata da festeggiare oppure no?

InformaMinoriAgency – Comunicato Stampa

Una analisi tra buono e cattivo della tutela dell’infanzia dei minori in Italia.
Roma: In Italia il 20 novembre, la Giornata mondiale dell’ infanzia e dell’ adolescenza, non e’ certo un appuntamento atteso, tanto meno ritenuto importante e fondamentale.
Per la generalita’ degli italiani, il nostro Bel Paese non appartiene alle categorie di paesi poveri, sotto sviluppati o canaglia che permettono lo sfruttamento dei bambini nel lavoro, nelle guerre di eserciti tribali, o considerandoli alla stregua di merce, senza alcun diritto.

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Risoluzione loffia

La Risoluzione proposta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è loffia.
Non ci sono riferimenti alle precedenti Risoluzioni dell’AG. Fra le quali la 2857del 1971 e la 32/61del 1977
Non si fa riferimento al Secondo Protocollo e alle norme abolizioniste del Consiglio d’Europa, dell’Unione Europea e dell’Organizzazione degli Stati Americani.
Non si cita il fatto che la pena capitale non è prevista dai tribunali internazionali.
Ci si è dimenticati che rapporti periodici sulla pdm esistono dal 1962.

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