di Giuseppe Salamone
Poi quando racconti queste cose, esce il classico genio che ti dice che sei antiamericano, ossessionato dalla Nato e che quindi devi filare via in Russia ed in Cina.
E quando leggo che le risposte sono queste, non ottengo altro che conferme su ciò che scrivo e che quindi non potendole smentire nel merito, cercano di buttarla in caciara.
Il 6 gennaio del 1980 veniva ammazzato Piersanti Mattarella. Era candidato alla segreteria della democrazia Cristiana; ma la cosa più importante sta nel fatto che condivideva la linea di Aldo Moro per quanto riguarda il compromesso storico.
Quella linea prevedeva di portare al governo il Partito Comunista Italiano, e tutto ciò non andava giù ai padroni a stelle e strisce i quali temevano che con il PCI al governo, molti dei loro desiderata sarebbero potuti rimanere inattesi. In sostanza, per farla breve, gli USA vedevano il PCI come un ostacolo e quindi un pericolo per i loro sporchi affari.
La moglie di Piersanti, Irma Chiazzese, ha riconosciuto Giuseppe Valerio Fioravanti come l’assassino di suo marito e lo ha anche testimoniato in tribunale.
Fioravanti è anche tra gli esecutori della strage di Bologna, assieme a Mambro, Cavallini, Ciavardini e Paolo Bellini, il quale nel 92 partecipò anche ad una riunione ad Enna dove si decise l’attentato a Falcone.
Scavando tra le varie testimonianze e sentenze che riguardano il periodo delle stragi italiane, si può tranquillamente ricostruire la piramide che mise in atto la più grande azione di destabilizzazione dello Stato Italiano.
In basso ci stavano la mafia ed i terroristi legati a movimenti fascisti di estrema destra. Questi esecutori erano “protetti” e finanziati dalla P2 di Licio Gelli che a sua volta aveva dietro la CIA e la NATO.
Girando e rigirando, la verità va a schiantarsi sempre allo stesso punto, ed è per questo che fino ad oggi, queste stragi continuano a rimanere impunite e prive di verità “ufficiali”. E continuano a rimanere impunite anche perché testimonianze come la moglie di Piersanti Mattarella, diventano inattendibili. Una roba incredibile!
Siamo veramente una Repubblica delle banane, e nonostante tutto quello che è successo alla nostra martoriata Repubblica, ad oggi siamo costretti a veder ricevere al Quirinale gente che ha fondato un partito assieme a cosa nostra e a sorbirci Presidenti della Repubblica che rivendicano con orgoglio un Atlantismo compulsivo che da sempre attenta allo Stato italiano, miete vittime, ci nega la verità e gli si consente financo di depistare le proprie malefatte.
Sarà un giorno migliore in Italia quando da Washington non potranno più permettersi di imporci cosa possiamo e non possiamo fare. Questa è una conclusione che si basa sui fatti storici, e non sulla propaganda Hollywoodiana che ha annebbiato milioni di cervelli Italiani. Quel giorno sarà un altro 25 Aprile per noi… Yankee go home!
L’articolo è stato pubblicato su Osservatorio della legalità e dei diritti il 6 gennaio 2023